Le mani non devono essere perfette per fare carezze creative

sabato 14 agosto 2010

Dispacci dalla Cambogia #4

4 significa un mese e significa che la mia permanenza qui sta per concludersi. Mercoledi parto e saro in italia giovedi mattina e se devo dirvela tutta nn vedo l' ora.
un mese di solitudine era quello che cercavo quando sono partita, ma senza falsi eroismi, non e' facile, a volte un' ora dura un giorno. Pero' aldila della fatica e della stanchezza che inevitabilmente ti trovano e' stato il viaggio che volevo, quello di cui avevo bisogno.

questa settimana e' stata una settimana in movimento, ho girato la cambogia da nord a sud in autobus con tendine e pizzi ai finestrini. Ho visitato le maggiori provincie e ho visto le grandi differenze tra una citta' e l'altra e tra la gente.
Battambang, a 100 km dal confine con la thailandia, ad esempio, e' la citta' in cui le tracce del colonialismo francese sono piu presenti. Ed e' vero, lo vedi nell'architettura, nelle insegne stradali bilingue, te ne accorgi perche' la gente ti parla prima in francese e poi in inglese. Battambang e' Cambogia, e' caos, e' sporca. E' la provincia piu ricca ed i suoi villaggi sono molto diversi da quelli attorno siem reap. Le strade sono tutte, o almeno quelle che conducono verso la ricca thailandia, asfaltate, e facilmente percorribili. Ho visitato i killing fields, che qui sono grotte in cui i khmer rouges hanno ucciso circa 6000 persone semplicemente buttandoli giu, assomigliano molto alle fosse ardeatine, forse c' e' una sorta di macabro legame che rende simili luoghi come questi.Tutte le persone che ho conosciuto ed intervistato a Siem Reap sono state deportate o hanno seppellito qualcuno a battambang, ci dovevo andare, glielo dovevo.
A battambang c' e' anche l' ospedale di emergency in cui sono stata sabato scorso. E' un posto bellissimo, pur essendo un ospedale. E' il primo che emergency abbia mai aperto, e' dedicato ad ilaria alpi e quando entri sei a casa. Sono stata a parlare con i medici, mi hanno detto che dall' inizio dell' anno ci sono stati 100 casi di feriti da mine, l' anno scorso in tutto l' anno 240, e che la cambogia si potra definire' sicura, si stima tra 20 o 30 anni.
La cosa piu bella successami qui e' stato essere ringraziata da molte persone per il fatto di essere italiana, per qui, mi han detto, gli italiani sono gli unici che vengono veramente a prendersi cura di noi e lo fanno gratis e sono brava gente. Mi han detto che il nostro governo e' bravo.... io ho subito specificato che emergency col governo non c' entra nulla... Pero e' la prima volta che mi capita di essere ringraziata per il fatto di essere italiana, e mi ha fatto stare bene pensare che grazie a quei medici noi si sia visti bene.

ho preso poi il bus e sono andata a sud... 10 ore tra strade asfaltate e bumping roads ossia sterrati piene di buche allagate in autobus che per tutto il tragitto trasmettono video del karaoke ad un volume improponibile.
Sono andata a sihanoukville, al mare. Forse il posto meno cambogiano della cambogia intera.
Quelli sono i tropici, lontani anni luce dai villaggi che ho conosciuto. Mi sono pentita quasi subito di esserci andata perche mi mancavano la semplicita e l' immediatezza che avevo incontrato negli altri luoghi. A sihanoukville girano parecchi soldi, ma non c' e' traccia di quelli che finora sono stati per me i tratti caratteristici del popolo cambogiano. Sembra che ci sia un legame tra maggior ricchezza materiale e minore grandezza d' animo. o almeno questo e' il senso che mi ha dato.

Ma a tutto c' e' un motivo, ed in spiaggia, per la prima volta, ho visto cosa il nostro turismo di massa produce in queste terre... il turismo sessuale. decine di vecchi europei accompagnati da ragazze bellissime, di eta indefinibili, ma cosa molto piu triste e grave, bambini che ti si avvicinano e ti chiedono con fare molto suadente se tu sei li da sola e se nn vuoi compagnia. Provarlo sulla tua pelle e' una cosa che ti lascia senza fiato. perche' non c'e' nessun tipo di giustificazione a questo. e' aberrante. non vi dico di piu di questo, perche' mi fa ancora molto male pensarci.

ho ripreso poi il bus e sono tornata a phnom penh in questa citta che la prima volta che l' ho vista mi ha spaventato molto. Ora dopo un mese di cambogia mi sembra di essere a londra. ci pensavo oggi finche' camminavo per questi grandi boulevard dove le vetrine sono cosi uguali alle nostre cosi anonime. e anche qui ti accorgi di cosa il nostro turismo ha provocato in questa gente... qui lo sfruttamento sessuale e' palese, qui le ragazze vestono all' occidentale mentre nelle altre province no, perche' ad esempio, mettere gli shorts e' considerato troppo provocante. ma qui in capitale va bene.
Phnom Penh e' bella, e' un casino pero ti ci affezioni.
Non e' rimasto praticamente piu nulla della citta' amata da terzani, non c' e' piu nulla di quell' atmosfera un po bohemienne che doveva esserci qui 30, 40 anni fa, e' cresciuta in fretta, si e' adeguata velocemente al mondo occidentale. Ed in questo credo che la guerra abbia fatto molto, ad esempio, per vedere uno spettacolo di teatro delle ombre che e' patrimonio della cambogia e che dovrebbere essere molto facile da vedere nelle strade, siamo dovuti andare in periferia ed in zone poco raccomandabili. Pol pot e' proprio stato bravo a distruggere la cultura del suo paese, cosi facendo ha creato le basi perfette per l' appiattimento culturale effetto poco considerato della globalizzazione.
Non conosco pero ancora abbastanza questa citta' per poterne scrivere adeguatamente.

Una cosa che invece in questa settimana ho avuto modo di considerare, e' che la pelle della gente, la loro fisionomia, persino il modo di sorridere cambia di provincia in provincia. Cosi come cambia la terra, e questo mi fa pensare che ci sia un legame tra terra e pelle e che le rughe degli uomini siano un po le crepe del suolo. anche la mia pelle, infondo, rivela le mie origini, quindi perche' non dovrebbe essere lo stesso qui?
a Sihanoukville non ci sono gabbiani, a battambang la gente e' piu anziana che nelle altre provincie... quanto centrera' questo col fatto che quasi 4 milioni di persone sono state deportate da quelle parti? quante sono rimaste li, dopo la guerra?
ci sono anche piu mendicanti a battambang... e' la provincia piu ricca del paese, che significhi che un maggior benessere economico produca anche un maggior numero di poveri? o quanto meno uno squilibrio maggiore tra poveri e meno poveri?

Ho visto produrre la carta di riso che serve per fare gli involtini primavera... non credo ne mangero piu uno, perche' e' un lavoro massacrante; ho scoperto che 2 ettari di risaia bastano appena a sfamare una famiglia di 6 persone e che 1 tonnellata di riso viene pagata 85 dollari e che quindi conviene tenersela per l'autosostentamento.

Ho capito che dopo un' esperienza come questa, sei chiamata a scegliere giorno dopo giorno quando poi torni a casa, perche' le cose che hai conosciuto, gli incontri, le storie, i volti e gli sguardi ti si imprimono dentro come marchio a fuoco e te le porti con te. Si rischia una radicalita' che puo essere mal compresa, ma e' una questione di scelta, puoi far finta di non aver mai visto oppure tenerlo ben presente e farci i conti.

Ho scoperto ed imparato molto in questa settimana in movimento... ma non posso raccontarvi tutto via mail...

sono finita in ospedale per avvelenamento da cibo, ora sto bene non preoccupatevi, ma non e' stato piacevole.

ho realizzato quale grande privilegio mi sia stato concesso nel fare questo viaggio in questa terra. Ho avuto l'opportunita' di leggere al tramonto in un parco in indocina, cenare con un monaco buddista e parlare di dio, vedere il lago piu grande del sud est asiatico ed ho pianto delle storie di vita che mi hanno incrociata.
Una mia amica mi ha detto che venendo qui ho quasi abbracciato il mondo,.. e' vero ed e' bello.
Mia madre prima di partire, mi ha detto che infondo lei non era troppo preoccupata per me (anche se ovviamente mentiva), perche 'tu dalla vita non hai mai avuto nulla facilmente e poi sei creciuta lavandoti in bacinelle con l' acqua del pozzo... ce la puoi fare laggiu' ed ho capito quale grande tesoro sia stata quell' infanzia cosi semplice perche e' anche grazie a quello che qui mi sono sentita a casa la maggior parte del tempo.

1 commento:

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