Le mani non devono essere perfette per fare carezze creative

giovedì 13 ottobre 2011

Elogio dei Piedi


Perché reggono l’intero peso.
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.
Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
Perché portano via.
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.
Perché non sanno accusare e non impugnano armi.
Perché sono stati crocefissi.
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.
Perché, come le capre, amano il sale.
Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

E. De Luca

venerdì 23 settembre 2011

... forse mi sto innamorando ...


forse mi sto innamorando
ma lo dico piano, sottovoce,
quasi un sussurro di pensiero.
forse è paura, paura di dirlo ad alta voce,
oppure rispetto di qualcosa
che sta nascendo piano e che è fragile,
qualcosa da curare e proteggere
e non esposta ai venti.
forse mi sto innamorando
ed è un sentimento nuovo
felice, che porta sorrisi e pensieri
di gioia, di Vita, di mani
intrecciate e giornate scandite
dai tempi dell'altro:
l'attesa, il ritorno, le risa ed il sonno.
respiri che rubano il tempo
ed il ritmo ad un corpo
che non mi appartiene.
orecchie che scrutano il vento
in attesa di passi lenti
e sicuri che sanno di terra
e di terre lontane.
forse mi sto innamorando
e non c'è nulla di male
nel dire "ti voglio"
se questo ti fa così bene.
il tempo che corre ti insegna
a parlare a tacere
a capire che vale la pena
l'attesa abitata
la speranza che freme
la voglia di aprirsi al giorno che viene
il fidarsi di Dio
comprendere che su questa terra
vi è solo un posto che sia tutto mio
e che quando lo trovi
il peccato più grande
è scapparsene via
e che se ti innamori
il peccato più grave
è non lasciare che sia

martedì 25 gennaio 2011

25 gennaio 2011

... e nel rosso di un sole già stanco
che cercava riposo nel mare
ho intravisto l'inverno finire
ho trovato la forza di amare....

lunedì 24 gennaio 2011

Sii Paziente

Sii paziente con tutto ciò che è insoluto

nel tuo cuore...

Cerca di amare le domande in sé...

Non cercare adesso le risposte,

che non possono essere date

perché non saresti capace

di viverle.

E il punto è

di vivere ogni cosa.

Vivi le domande ora.

Forse in futuro

gradualmente,

senza farci caso,

un giorno lontano

ne vivrai le risposte

Reiner Maria Rilke

lunedì 10 gennaio 2011

Silvio Rodriguez Ala de colibrí

Propositi per un nuovo anno

E' l'attaccamento, forse, il mio problema. il sentire così profondamente dentro qualcosa, farla così tanto tua che poi quando ti viene tolta è come se ti staccassero un pezzo. Però, ancora, questo è l'unico modo che conosco per Amare. E' l'unico modo che sento giusto e mio.
Io sono così. E' ciò che voglio essere.
Ma amare in questo modo è un rischio enorme. Ti espone ad un dolore altrettanto profondo.

Mi sento veramente senza punti di riferimento. Mi sento in parte vuota. In parte, perchè invece il mio IO è molto saldo e stabile dentro di me. Ma mi sento alla fine di un bel viaggio con quel sapore in bocca che è un misto tra nostalgia, amarezza e voglia di cominciarne un altro di viaggio.

Anche se io vorrei per una volta, avere qualcosa che mi rimanga. Rimanere io in qualcosa. Non riempire la mia vita di esperienze profondissime, di persone eccezionali, di momenti di condivisione irripetibili per poi dovermi allontanare sempre.
Ciò che vorrei è un po' di stabilità.
Essere riconosciuta perchè appartengo a quel luogo, a quelle persone, a quel sogno.

E' desiderio di radici, di voler costruire dopo tanto andare.

Eppure ancora non è così. Ancora il mio seme è trascinato via dal vento quando tutto ciò che voglio è posarmi e germogliare, finalmente.